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Dallo studio distribuito di Gump Media Production. Notizia di tecnologia di Fire Digitale.
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Questo è Digitalia.
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Settimana del 7 ottobre duemilaventiquattro. Le battaglie di Epic. Elon Musk è diventato
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povero. Neonazi via da Telegram. Ma anche Nintendo, Auto Auto, Glass Souls. Questa e
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molta altra escaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia. Quella digitale,
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all'italiana. Dall'Emi Studio di Ure 1 di Sanremo qui è Franco Solerio. Dallo studio cittadino di
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Avellino Massimo De Santo. E dallo studio di Milano Città Studi Francesco Facconi.
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Buongiorno a tutti amici digitaliani. Bentornati su Digitalia. Il podcast che ha più puntate di
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un tutorial sul bridge. Ora cominciamo a capire. Sto iniziando a intuire qualcosa. Dovete sapere
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che sapete ormai chi ci ascolta che abbiamo una board dove ci scambiamo articoli cose da
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leggere. E normalmente è abbastanza chiaro dove uno vuole arrivare. Ma quando uno vede. Impara
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il gioco del bridge. Tutorial completo con un maestro di bridge lezione 455. Ok. Qualche domanda
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ti viene. Allora io guardo. Però siccome spesso possiamo anche pensare che magari appunto. Scopre
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che l'Ovest attacca l'Est col Nord che punta a Sud. Insomma. Antefatto. Senza tu. Vi siete
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accorti che questa settimana ci sono veramente poche notizie come quasi mai nella board di
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Digitalia. Non so cosa sia successo. Eh vabbè. Vuol dire che è stata una settimana un po' morta.
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E allora volevamo rimpolpare un pochino. Allora quello che mi capitava lo tiravo dentro. Ah ok.
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E quando ho letto. Si dice da noi alla ciecata. Non so cosa vuol dire alla ciecata. Alla cieca.
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Alla cieca. Alla cieca. Ero su YouTube per qualche motivo e l'algoritmo come video seguente mi ha
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messo questo qui. Impara il gioco del bridge. Tutorial completo con un maestro di bridge
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lezione 455. E. Te l'hai guardato. L'ho adottato come esempio per la mia invettiva su YouTube che
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cercherò di risparmiarvi nella sua interezza. Ma YouTube oramai è diventato una cloaca perché.
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Vabbè diciamo un luogo dove si accumula tutto. La domanda è perché l'algoritmo ti propone questo.
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Sentiamo un'altra argomentazione. Se mi potete se mi permettete il termine YouTube si è
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incittificato. Tanto per cambiarsi. Si perché oramai su YouTube ha inquinato tutto anche le
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ricerche. Se tu cerchi non lo so come si cambia il desktop l'immagine del desktop di macOS. Una
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volta trovavi nelle prime 10 nella prima pagina trovavi di Google trovavi 10 link. Il primo era
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sulla pagina di Apple. Il secondo era quello di Aranzulla. Il terzo era quello di un commentatore
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inglese italiano cosa. Finivi su una pagina dove ti dicevano. Clicca qui apri lì scegli la foto e
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hai fatto finito. Adesso quando fai quella la stessa ricerca su Google ti compaiono le prime
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tre pagine sono piene di link a video generalmente su YouTube che se tu fai partire iniziano. C'è un
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video di due ore e mezza che iniziano con se ti piacerà questo video ricordati di iscriverti al
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nostro canale. Quello di base. Vabbè. Poi YouTube ti infila tre pubblicità delle sue per forza. Poi
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c'è lo sponsor di quello che fa il video. Poi fa una marea di chiacchiere da che parte da Steve
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Jobs e Apple 2 di qua e di là. E verso il minuto 45 46 arriva a spiegarti piano piano passo passo
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con tutti i passaggi a video come si va a cambiare la foto sul desktop del Mac. Tutto
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questo perché perché YouTube ovviamente monetizza monetizza e monetizza in base alla lunghezza per
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cui più tempo riesci a far star gente la gente sul tuo cacchio di video più guadagni. Se fai un
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video di tre secondi che sono quelli necessari per far vedere clicchi le preferenze oppure fai
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clicca destro sul desktop scegli l'ultima opzione ti compare una pagina fai clicca scegli la foto
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è finito per cui basterebbe veramente un video di cinque secondi ma con un video di cinque secondi
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anche se lo vedono centomila persone non monetizzi un tubo ma se tu fai un video di 30 minuti dove un
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po' di persone lo vedono e cercano di andare velocissimamente al punto e cosa ma tutti gli
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altri magari si dimenticano il video aperto per cui corre per tutto il tempo iniziano a vederlo
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lo lasciano in sottofondo poi rispondono a telefonate eccetera il video va avanti per un'ora
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e il tizio monetizza e questo ha veramente rovinato veramente rovinato una parte che era
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utile del web cioè trovare velocemente la risoluzione dei problemi e niente il tutorial
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del bridge era appunto no vi faccio il video di quattrocentocinquantacinque puntate impara
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il bridge con un breve tutorial quattrocentocinquantacinque puntate. Ma è complesso il gioco. Il bridge è completo è complesso
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certamente però il tutorial in quattrocentocinquantacinque puntate di cui questa per farvi dire dura va bene
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anche tanto. Questa dura otto minuti. Vabbè una roba del genere ancora ancora gestibile
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vabbè insomma. Sì ma cinque minuti per quattrocentocinquantacinque puntate sono trentotto ore adesso giusto per.
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Ah ho capito. Cioè fai un corso ECM di un weekend e ti fai in fase di stima lavorativa
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praticamente cioè senza pausa di caffè. Questo problema viene risolto perché dirai
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a chat GPT o equivalenti guardati per favore il video che mi serve e tirami fuori i dieci
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secondi di filmato che sono interessanti. Probabilmente finiremo così a dover fare
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l'accorciamento del video da cosa chissà se YouTube monetizza quando il video lo guarda
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un LLM chi lo sa. Va bene insomma per cui oggi va bene tutto prendiamo tutto. Se sai mai
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hai preso pure Mary Jo. Ho preso anche Mary Jo perché Eloisa me l'ha parlato a tavola
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questa sera. Non so perché è molto attenta a lei e le sue amiche pole dancer sono molto
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attente alle questioni di OnlyFans che è una cosa che mi fa un po' preoccupare però
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vabbè. Poi l'ho vista comparire sulla prima pagina del sito del Corriere per cui Mary
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Jo Max. Mary Jo. Cosa ha combinato? La superstar di OnlyFans. Confesso che non l'avevo mai
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vista però carina e niente ha fatto una cosa che insomma adesso va abbastanza di moda.
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Non ha pagato le tasse. Adesso va sempre di moda un po' come il nero va sempre di
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moda. No ma appunto è la tradizione cioè mentre tu dici una tecnologia digital di rompente
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le cose tutto nuovo si fa tutto nuovo l'evasione fiscale sempre là. È molto l'articolo.
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E come si risolve l'evasione fiscale nel modo migliore? Si va in Svizzera. Ma secondo
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me è perché i suoi fan con cui interagiva durante i video gli dicevano sempre devi
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farti il nero, devi farti il nero, devi farti il nero. Non ti sto a chiedere cosa pensavi
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Franco non lo voglio sapere. Ma è frainteso perché poi comunque questi sono contenuti
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per adulti quindi è chiaro che è fraintende no? Comunque un milione e mezzo di evasione
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fiscale e per restare in tema ha fatto una dichiarazione infedele giustamente. Ma poteva
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mai fare una dichiarazione infedele? Si ma esattamente se facessi un podcast sul calcio
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tu faresti il fallo da dietro lo sappiamo. Sempre, sempre. Va bene. Anche qui. All'interno
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dei creator secondo voi la fedeltà fiscale in Italia è analoga a quella delle altre
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categorie? Perché tu dici che i creator fanno scuola a parte. Sai i creator per tanto tempo
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sono per colarti tra le maglie del fisco essendo un'attività nuova, una roba nuova ma perché
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guadagnano qualcosa capito? Per tanti anni certamente. Ovviamente da un po' di anni adesso
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ci sarà anche il codice Ateco o robe del genere. Ai tempi quando io ho iniziato a pagare
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le tasse per Digitalia non c'era un codice Ateco specifico per cui probabilmente noi
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siamo ancora registrati con qualche codice. Tipo produzione di software? Produzioni multimediali
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era se non ricordo male. Però insomma credo che siamo un'eccezione non so quanti podcaster
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in Italia paghino le tasse su… Ora c'è comunque il codice Ateco tutorializzatore
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di bridge. Ok perfetto. E sono 777 il codice Ateco, 3 7. Meno male per tutti i giochi di
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carte. 666 sarebbe preoccupante. Attività parademonia che ci sarà anche quella. Se
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hai una setta satanica non paghi le tasse, scusa, ci sarà il modo di. Se sei cattivo
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in te scusa come fai a pagare le tasse? C'è proprio una perversione doppia che si monta
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su se stessa. Siccome sono cattivo pago le tasse. Sei meta cattivo, sei ricursivamente
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cattivo. Può darsi, può darsi. Questa sera Digitalia andrà in online in formato ridotto
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perché ci sono poche notizie. Perché tanto vi diamo un sacco di gas ragazzi. C'è una
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sorpresa questa settimana. A metà settimana uscirà un'altra puntata di Digitalia, uno
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speciale, uno speciale molto molto figo. Non vi diciamo che cos'è, magari vi postiamo
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uno screenshot così cercate di capire. Facciamo un Medijo in diretta? Facciamo un teaser trailer.
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Abbiamo Medijo in diretta? No Medijo non c'è, non ci stava. Mannaggia. Non c'è Medijo.
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Però sì, per cui tra mercoledì e giovedì tenete aperte le vostre applicazioni, siete
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abituati a ascoltare Digitalia, cercare puntate solo lunedì perché arriva roba tosta, roba
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di livello, roba di spessore. Va bene. Roba che scotta. Franz un po' di notizie nintendiche
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questa settimana. Se vi ricordate qualche mese fa, e chi non se lo ricorda lo potrà
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rileggere fra un po', avevamo seguito la vicenda di Yuzu, l'emulatore di Nintendo Switch che
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era stato chiuso d'un giorno con l'altro con una bella richiesta di desistere appunto
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da parte di Nintendo. Avevamo analizzato la questione e la sensazione era sì però loro
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lo vendono, ci guadagnano, c'è l'abbonamento premium, non suonano così le alce ad esempio,
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Ryujin che è il concorrente non lo fa, quindi probabilmente hanno attaccato loro solo perché
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ci lucravano, non perché facevano l'emulatore della Nintendo Switch. Fast forward, questa
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settimana Ryujin, anche lui ciaone, se n'è andato, gli è arrivata la letterina da parte
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di Nintendo, hanno trovato un accordo. Però dice che si sono messi d'accordo. Sì, non
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ti ammazziamo, tu smetti. Esatto, han detto stiamo per trovare un accordo, però mentre
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lo cercavo era già sparito tutto Github, serve Discord, il codice sorgente, insomma
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quindi Nintendo ha mietuto un'altra vittima. Ragazzi sono giapponesi, ci hanno le yakuza
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quelli. Nel frattempo, fra l'altro, altra cosa che dicevamo, ma strano che Nintendo
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con Palwars, vi ricordate quel videogioco che sembrava vagamente ispirato, e con vagamente
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ispirato a Pikachu, Pokémon in generale, sembrava una versione di Pokémon, una mista
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fra Pokémon e Fortnite. Era un Pokémon da guerra, insomma, perché tutti i videogiochi
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di Nintendo sono pacifici, vero? Credo che sia una... Sì, le loro proprietà intellettuali
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decisamente sono, e Pokémon è un gioco estremamente calmo, rilassante, se voglio addormentarmi
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la sera o contro le pecore o gioco a Pokémon sulla Switch, perché è bellissimo, è meraviglioso,
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però pum, cari addormentato subito. Palwars invece richiamava vagamente dei pupazzoni,
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però con queste armi, strano che alla fine anche loro hanno ricevuto... loro sono ancora
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in lotta. Non sono ancora arrivati i tizi della Yakuza. Diciamo loro hanno provato a rispondere
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intanto. E quindi così, c'è stato un po' un tremore nella forza, in generale vari commentatori
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che sono chiesti "sì, però veramente a questo punto non c'è fine a questa possibilità
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di attacco, a questa voglia di Nintendo di proteggere". Se prima speravamo che l'emulazione
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fina a se stessa, che un certo tipo di preservazione di quello che non fa denaro suonante, invece
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qua appunto pare che Nintendo sia interessata a proteggere i suoi diritti fino in fondo.
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Adesso capiremo se vuole proteggere i suoi diritti o i suoi profitti. Perché le due
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cose spesso sono correlate. No, non necessariamente. Nell'intenzione. Non necessariamente, nel
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senso che dare la guerra a quelli che facevano soldi con gli emulatori della Switch poteva
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avere un senso. Fare la guerra a quelli che fanno l'emulatore della Switch senza fare
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soldi può avere un senso in termini di preservare il proprio guadagno, il proprio profitto che
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è un diritto sacrosanto di una società. Ci mancherebbe. Perché se giochi al gioco
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piratato sull'emulatore della Switch non compri la Switch e magari non compri neanche
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il gioco, ovviamente. Se questa cosa si ferma qui, bene. Se invece, come dici tu, è una
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cosa, è una questione di protezione del marchio, dei brand, delle cose eccetera, c'è il rischio
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che la guerra si allarghi anche a emulatori vero, retro gaming, cioè del DS, del Game
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Boy e cose del genere, che sarebbe lecito anche quello dal punto di vista di Nintendo,
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perché su Game Boy giochi a Super Mario, però sarebbe un po' più aggressivo e un
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po' più distruttivo nei confronti di persone che oltre a non guadagnare, oltre a non toglierti
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il pane di bocca, perché con un emulatore di Game Boy non credo che tolga pane di bocca
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alle vendite della Switch o dei giochi per la Switch e quindi, alla fine dei conti, si
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sta disneyzzando. Probabilmente anzi crea un po' di, se uno gioca, è appassionato di
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Super Mario, giocarsi quelli vecchi emulati poi porta a voler continuare a fare l'ultima
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uscita su Nintendo Switch. Appunto, poi c'è il gioco che tu gli fai, mantieni l'ecosistema
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vivo, non fai venire voglia di giocare, certo, però va a farlo col tavolino, ti saranno
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mozzate le mani. Nel frattempo, senza portarti il migliore in tasca, si può andare al museo
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del Nintendo che ha finalmente aperto a Kyoto, quindi è un viaggio un po' lungo, pare super
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prenotato da qua ai prossimi mesi. Oh mannaggia, io devo andarci in primavera, faccio in tempo?
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Eh allora so che fino alla fine dell'anno è tutto prenotato, magari l'ora della primavera
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potresti cercare dei biglietti. Noi ci dono a Kyoto. Esatto, non dire che ci conosci nel
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dubbio. No, assolutamente. Però se ci vai ci serve un bel report, tante foto. Ah sì.
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Certamente. Senza dubbio. Certamente. Ragazzi, ce l'abbiamo fatta, abbiamo consegnato la
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prima bozza dell'almanaco. Incredibile, ma vero. Ce l'abbiamo fatta dopo, diciamo, varie
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come dire, stoccate al sottoscritto da parte del DOC, che aveva pienamente ragione perché
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ero il più ritardatario di tutti. Devo dire, dai, che è un bel lavoro. Io ero retro stoccato
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da Fiorenzo, devo dirti. Ah, che si vergogna. Per una volta non ero il primum moves. No,
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ma neanche direttamente, ma io sentivo psicologicamente. Lui sentì l'appressione. Lui si è prestato
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anzi molto delicato, eccetera, però io mi sentivo. Non è che potresti dire a quel ciccione
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che non è vero. Non è vero, non è vero. Vabbè, vabbè, ma che venga Milano. Assolutamente.
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Comunque, dai, alla fine ce l'abbiamo fatta, è venuto veramente al nostro giudizio ovviamente
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un bel lavoro. Ma vediamo innanzitutto cosa ne dicono gli editor della casa editrice,
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che ce lo ribanderanno pieno di mattite rosse, mattite blu. E poi soprattutto cosa ne diranno
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gli acquirenti di questo book misterioso. Io ho già ricevuto delle domande riguardo
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al manacco. Ci hanno chiesto se è bianco e nero, se è a colore, se ci sono immagini,
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per cui sì, è a colori. Non aspettatevi la roba patinata come fosse il catalogo dell'Uvr
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o della mostra di Van Gogh, però ci sono delle foto a colori e abbiamo messo un po' di artwork
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digitaliane ovviamente a tema e vedrete. Poi ci sono tante parole, chiacchiere. E soprattutto
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ci sono tanti trucchi segreti nascosti nei vari capitoli che se uno li sa decodificare
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danno l'accesso al masterplan degli illuminati. Non rovinare tutte le sorprese adesso. Ma
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non è il codice da vince, è l'almanacco digitaliano. Scusa mi sono confuso. Doc Brown
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che ha anche un sottotitolo, poi ve lo diremo, la prossima settimana vi annunciamo il sottotitolo
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dell'almanacco digitaliano. Ma potete provare a indovinarlo, potete provare a indovinarlo,
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ci scrivete su slackdigitalia.fm/slack siamo lì tutta la settimana a chiacchierare. Noi
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e tutta la community digitaliana. Da Nintendo a Epic. O altri che hanno il grilletto facile
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perlomeno con gli avvocati. Però questi ci accogliono. Si no, ma allora Epic vedremo
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alla fine, perché sono partiti con questa battaglia. Hanno detto noi possiamo, vogliamo
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correggere tutte le storture. Quindi la prima battaglia se vi ricordate è stata contro,
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in realtà in parallelo i due store, perché hanno denunciato Apple ma hanno denunciato
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anche Google Play Store. Pareggiando diciamo con Apple, vincendo con Google che alla fine
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avevano dato ragione su alcune cose. Non tutte, per cui sono tornate all'attacco nei confronti
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di Google da una parte e la sorpresa anche di Samsung. Perché è il prossimo gigante
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da attaccare, Samsung. Esatto, partiamo dal perché Samsung, perché effettivamente è
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la cosa più curiosa. Il discorso di Samsung è che Samsung ha sempre avuto un suo store
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alternativo e sui telefoni Samsung si trova il Play Store e il Samsung Store. La questione
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è che comunque Samsung ha sempre reso difficile installare un terzo store e applicazioni
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terze parti ed è proprio lì la questione che è stata posta come diatriba, cioè il
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fatto di voler bloccare pur avendo uno store alternativo terze parti. Bloccare in maniera
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un po' subdola. Esatto, la cosa che Epic sostiene che faccia Samsung fosse a richiedere
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addirittura 21 passaggi, poi loro probabilmente hanno insegnato ogni singolo movimento del
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dito, ogni singolo clic sullo schermo, per cui probabilmente un po' esagerati, ma comunque
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sono tanti, per riuscire ad installare un'applicazione terze parti non dai due store, quindi Fortnite
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nello specifico, che poi era quello che a loro interessava. Ti hanno introdotto proprio
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una funzionalità di blocco. Sì, sui telefoni Android normalmente non puoi installare applicazioni
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non firmate, puoi attivare la modalità che dice ok ora fatti tuoi, sai cosa stai facendo
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puoi installarlo. Secondo Epic richiede 21 passaggi. 21 passi verso Epic. Esatto. E vabbè,
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però anche qui Epic si sta giocando questa bella battaglia, sicuramente appunto sta facendo
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in ogni caso un po' da scalpellino verso questi giganti che gestiscono le loro piattaforme
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e dobbiamo dire che finora hanno dato un contributo buono, perché appunto le cause intentate
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alla fine si sono rivelate fondate. Hanno dato vita a dei pronunciamenti giudiziari
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che stanno cambiando un po' l'atteggiamento. Sì, diciamo che fa tutto parte di questo
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movimento che va verso la maggiore regolamentazione messa in riga di Big Tech, perché poi le
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notizie che arrivavano dalle cause si mescolavano con quelle che arrivavano da DSA, DMA e robe
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del genere. Probabilmente i giudici si sono anche sentiti, come dire, portati a interpretare
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le leggi esistenti anche con un colore che ricordava le stesse intenzioni che in questo
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periodo esprimono i legislatori. Per cui se una legge può essere interpretata in senso
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più largo o più stretto per dire che il controllo da parte di Apple è troppo stretto, è ovvio
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che se in quel periodo lì il legislatore sta prendendo a schiaffi Apple e sta dicendo
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guarda che di qua e di là tu sei un criminale perché hai fatto questo e questo, è ovvio
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che la stessa legge viene interpretata in senso più restrittivo e contrario a un certo
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tipo di comportamenti, quello non c'è dubbio. Bene, mi date due minuti se recupero canovaccio
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per ringraziare il nostro sponsor Squarespace.com, grazie Francesco, la migliore piattaforma
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all-in-one per pubblicare sulla rete. Squarespace è un sistema integrato dove trovate la soluzione
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ideale a qualsiasi necessità di creare un sito internet. Creare un sito internet oggi
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è facile, cioè è facile se sai che strumento scegliere. Se parti da zero e fai una ricerca
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su Google ti vengono fuori un miliardo di piattaforme e sistemi di ognuno dei quali
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poi devi andare a studiare meccanismi di ossincrasia e problemi. Devi imparare proprio a usarlo.
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Se lo chiedi a chat GPT te lo fa lui con il sistema che per qualche motivo prediligono
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le sue reti neurali e poi ti arrangi. Inoltre, creare un sito è facile, ma è altrettanto
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facile creare un sito brutto se non addirittura orribile, ne vediamo tanti in giro e magari
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inusabile. E poi è impegnativo aggiornarlo, tenerlo al sicuro e tutte quelle belle cose
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della manutenzione, ce l'avete presente. Ecco, noi sono anni che vi consigliamo Squarespace
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perché sappiamo, abbiamo toccato più volte con mano noi, l'hanno fatto i nostri ascoltatori,
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e quindi Squarespace risolve brillantemente ognuno di questi problemi.
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Prima di tutto è facile creare un sito bello, di aspetto professionale sia nell'impaginazione
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che nella grafica. Il nuovo sistema Blueprint AI permette di cominciare velocemente a generare
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un nuovo sito rispondendo a poche domande riguardo la struttura, la palette di colori,
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il tipo di caratteri, con un mix di stili tradizionali o moderni tra cui scegliere.
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Man mano che si fanno le scelte, il sistema mostra un'anteprima in tempo reale del sito
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e consigli di design per aiutare l'utente a ottenere il massimo dal processo. Una volta
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terminato il sistema trasforma le scelte dell'utente nelle fondamenta per un sito bellissimo e
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ultra personalizzato che poi si può aggiornare tutte le volte che uno vuole. Il sistema pensate
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che ha un totale di 1,4 miliardi di potenziali combinazioni di design, per cui al termine
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del processo è praticamente impossibile che il sito sia uguale a quello di qualche altro
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utente Squarespace e soprattutto ti ritrovi con un sito custom che si adatta alle tue
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esigenze personali o della tua attività. Un'altra cosa che è facile con Squarespace
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è scrivere e aggiornare i contenuti. Addirittura Squarespace segue la moda del momento e ci
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aiuta con un sistema AI generativa che aiuta a creare immagini e testi oppure a migliorare
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quelli già esistenti e magari ottimizzarli per l'aseo.
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E infine Squarespace è fully managed, lo sapete se seguite Digitalia ve l'abbiamo ripetuto
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all'infinito, è una delle feature secondo me che più lo fanno preferire, che vuol dire
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che una volta che hai messo i contenuti, te ne dimentichi, non esistono compatibilità
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da verificare, aggiornamenti, bug da fissare, lo staff di Squarespace fa tutto questo per
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noi. Dobbiamo solo occuparci di scrivere i contenuti, inserirli e aggiornarli con tastiera
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e mouse. Poi se ci sono problemi, supporto utenti, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ogni
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membro del team di supporto vi risponde direttamente da un ufficio Squarespace, dalla porta a fianco
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degli sviluppatori, niente call center in giro per il mondo. Che abbiate un problema
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tecnico complicato o una richiesta semplicissima su come funzioni qualcosa, loro sono lì per
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aiutarvi sia che siate utenti paganti sia se siate in trial gratuita. Perché sì, c'è
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una trial gratuita che attivate andando su squarespace.com/digitalia e senza obbligo di
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mettere nessun dato di pagamento, per cui se ve ne dimenticate, lo fate scadere, eccetera,
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non dovete ricordarvi di togliere niente perché non esiste nessun addebito, nessun obbligo.
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Ricordatevi però il giorno che decidete che fa per voi, ricordatevi di Digitalia perché
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oltre a essere al posto dove avete sentito parlare di Squarespace è anche il promo code
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da inserire per avere il 10% di sconto a cui avete diritto come digitaliani sul primo acquisto,
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che sia il servizio di hosting generale del sito o che sia un nome di dominio che è l'altra
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offerta che fa Squarespace. Per cui codice coupon DIGITALIA 10% di sconto sul costo del
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primo acquisto. Grazie a Squarespace per aver sponsorizzato anche questa puntata di Digitalia.
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Con cosa andiamo avanti? Andiamo avanti con gli occhialini magici. La settimana scorsa
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o forse due settimane fa al massimo Francesco ci diceva che si però rispetto a esperienze
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precedenti metta alla fine dei conti il buon Zuckerberg che sta avendo successo perché
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non ha fatto una roba gigantesca come quella di Apple e costa anche molto meno, piace molto
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di più e rispetto all'esperienza... L'ho detto io, non lo sapevo. L'abbiamo detto
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qui su Digitalia e abbiamo detto soprattutto che erano più accettati rispetto ai vecchi
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Google Glasses dal punto di vista sociale in generale perché meno intrusivi e nessuno
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aveva fatto tentativi di utilizzarli per andare a scrunfolare nei dati privati delle persone
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eccetera. Una settimana siamo durati con questa previsione. Poi è cominciato l'affare boccia
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a Giuliano e adesso ancora peggio perché con questa cosa del doxxing che ho dovuto
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imparare devo dire a mia grave colpa cosa significa. Dossieraggio, fondamentalmente
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dossieraggio c'è l'idea che tu assumi dati su una persona, anche dati riservati, personali
28:00
come quelli appunto dell'indirizzo, numero di talevano eccetera eccetera e li rendi pubblici.
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Ecco la questione è che questi dati ci sono già su internet, sono facilmente trovabili
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e molto spesso sono facilmente trovabili a partire da una fotografia. Quindi quello che
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ha fatto questo gruppo di ragazzi ricercatori. Quando sei giovane fai una roba, ti bevi due
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bicchieri di vino, ti fai una cannetta così e dici "dai facciamo questa cosa divertentissima".
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Poi scopri di aver fatto una roba devastante che tutto il mondo ti potrebbe mettere in
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galera, chiudere tre porte e buttare via tutte e tre le chiavi e dici "siamo dei ricercatori".
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Questo è sempre funzionato così, mica oggi. Siamo dei ricercatori e vai a una conferenza
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a raccontarlo perché poi è quella. Ma ai miei tempi non si usavano queste scuse qua,
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almeno io non ho mai detto "sono un ricercatore", averlo saputo. Vabbè ma tu lavori nel campo
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della medicina. Ma non funziona dappertutto, attenzione. Non vale ogni tipo di ricerca.
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Non è quale l'informatica, sempre così, ma io stavo facendo ricerca. Una volta tirammo
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un gavettone, con degli amici, vennero a trovare degli amici da fuori, tirammo un gavettone
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su una curva, prendemmo il parabrezza di un tizio che ovviamente si incacchiò un attimino,
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tirò il freno a mano, mise le quattro frecce, uscì dalla macchina, scavalcò il camcello
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del condominio di due metri in un unico balzo e ci inseguì fino a dentro alla palazzina,
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eravamo in quattro, cinque, quattordicenni, e ci inseguì fino lì, poi per fortuna sentì
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le urla, questo era parecchio incacchiato, ma insomma intervenirono adulti e permisero
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a noi di sopravvivere e a lui di non finire in galera. Spero che sia passato e andato
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in prescrizione e che non sia un ascoltatore digitale, se no lo salutiamo. Lo salutiamo
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amorevolmente, però vedi, se l'avessi saputo avrei detto "sono un ricercatore". Che hanno
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fatto questi ricercatori? Hanno detto "va sì sai abbiamo questi bellissimi occhiali
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con cui possiamo andare in streaming su Instagram, prendiamo poi il flusso di Instagram, lo passiamo
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per un bel LLM che ci scatta le foto, guarda le foto delle persone, le cerca direttamente
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su su sull'internet, su Facebook, su Google e cose varie, trova quella persona e ci fa
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comparire sul telefono, perché era un demo, ma da lì a farlo comparire sull'occhiale
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che almeno ci vorrebbe poco, vita, morte, miracoli e quindi ci sono questi video di
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cui loro che arrivano "ah ciao tu sei Franco Solerio, ci eravamo conosciuti alle web quando
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eri andato, ah cavolo sì sì sono io". Perché effettivamente grazie ai social, grazie alle
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informazioni che condividiamo, grazie a tutta questa voglia di comparire diamo un sacco
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di informazioni che utilizzate in questo modo permettono di creare un falso senso di amicizia.
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No vabbè dai, poi la cosa simpatica è che i ragazzi in questione hanno dimostrato che
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tutto questo riuscivano a farlo in pochi secondi, che quindi era effettivamente come una di
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queste cose che il nuovo livello di tecnologia disponibile la renda alla portata di tutti.
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Con dati esatto, con dati e tecniche alla portata di tutti, pubblici alla portata di
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tutti perché immagina invece di utilizzare queste robe qui, utilizzare un LLM col training
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apposta e soprattutto agganciarlo a un data broker di quelli che hanno veramente tutto
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di più. Sei spacciato. Ecco, non vengono fuori solo le informazioni che hai messo tu
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su Facebook e su Instagram ma anche quelle che ha dedotto Amazon dai tuoi acquisti, tutto
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quello che sappiamo. O magari su dark web ti hanno beccato la scheda clinica che era
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stata rubata qualche minuto prima. Perfetto, è abbastanza agghiacciante. In tutto questo
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meta poi a quanto pare sta anche addestrando l'intelligenza artificiale con le immagini
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prese dai suoi meta Ray-Ban. Sì, quindi lui va in giro, tu fai delle foto, immagino solo
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quelle che fa consapevolmente l'utente. Spero che non faccia delle foto, spero, ma conoscendo
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il personaggio. Diciamo che l'unica speranza è che durerebbero troppo poco le batterie,
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quindi ce ne accorgeremo solo per quello. Per il momento sì. Sì sì, finché non inventano
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quello al plutonio. E quindi prende le foto e le mette come tu. Ma c'è qualcosa secondo
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te? Qualcosa che non viene usato per addestrare l'intelligenza artificiale? Oramai la fame
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di dati è talmente... Gli appunti che scrivi a mano e non digitalizzi forse. Se non passi
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sotto una webcam. Se non li guardi. Non sei sicuro che la bit che stai usando non contiene
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un... Non lo so, è abbastanza impressionante. Invece spariscono dalla circolazione, se qualcuno
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ne ha mai visti, gli Hololens di Microsoft. Ma ci avevamo pensato noi come ricercatori
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di usare gli Hololens, ma non li abbiamo mai trovati. Beh, i Hololens erano un bel prodotto
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effettivamente, erano qualcosa di particolare. Io ho avuto modo di sperimentare la prima
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generazione. Decisamente poco adatti a un pubblico, come si dice, generalista, erano
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molto specifici, esatto, per un utilizzo professionale. Gli Hololens 1 erano stati presentati proprio
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durante la tempesta relativa ai Google Classics. Esatto. E quindi con un comunicato, mi ricordo,
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successivo alla loro presentazione, Microsoft aveva corretto il tiro e aveva detto "No,
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no, no, ma noi li indirizziamo solo al mercato professionale, questo serve per l'ingegnere
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che deve riparare la turbina e si trova davanti agli occhi tutti gli schemi, il chirurgo che
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mentre opera si trova davanti le tacche, le risonanze del paziente e robe del genere".
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Per cui già dalla prima versione Microsoft ha preso quella strada lì, che però evidentemente
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non ha pagato in termini di profitti. Sono dispositivi costosi, costoso anche sviluppare
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comunque applicativi, perché non dire "ti faccio vedere le lastre", sì, facile ad
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descriversi, ma non così facile puoi fare una cosa che serva veramente al chirurgo.
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E' uscita la versione 2, si iniziava a parlare di una versione 3, ora sappiamo che la versione
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3 non è più sul tavolo, perlomeno non se ne parla più, e anche la versione 2 è stata
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appunto uccisa, a breve verrà, se non mi sbaglio a dicembre di quest'anno finirà
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il supporto della versione 1, quindi chi ha la prima versione fra pochi mesi non avrà
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più aggiornamenti, qualche annetto ancora per la versione 2, però si parla solo di
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aggiornamenti di sicurezza e di compatibilità, quindi se esce il nuovo Windows…
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Anche perché, anche perché, diciamocelo, oggi sei un'azienda che vuole sviluppare
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un software per l'ingegnere, per vedere i dati da turbina o per il chirurgo, certamente
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non lo sviluppi per un Hololens 2 che ha un mercato del genere, non lo sviluppi probabilmente
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neanche per un Apple Vision che ha delle capacità tecniche strabilianti ma un costo del genere,
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oggi lo sviluppi, se devi fare una scelta del genere, per gli occhiali di Meta, che
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per 300 euro ti tirano dietro una roba che a livello tecnico non si avvicina probabilmente
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a Apple, non si avvicina certamente a Apple Vision, ma sicuramente supera di gran lunga
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gli Hololens di Microsoft per, ripeto, 300 euro.
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Sì, sono prezzi diversi, costi diversi, funzioni diverse, certamente come dici tu il mercato
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è quello, ecco, resta il dubbio che un prodotto professionale uno si aspettava probabilmente
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più vita proprio perché quando uno fa degli investimenti, rimanendo negli esempi l'ospedale,
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l'azienda di aeroplani che costruiscono questi prodotti altamente specialistici, pensare
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che l'oggetto sia a fine scorte e poi non se ne possono trovare più, quindi comunque
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tutti gli investimenti software fatti, non è una bella figura per Microsoft.
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Sì, bisognerebbe capire un po' i numeri veri di queste cose, che penetrazione ha avuto
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evidentemente non tale da consentire la sopravvivenza.
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Abbiamo un argomento, abbiamo un personaggio, abbiamo un qualche cosa che torna talmente
36:32
spesso sulle pagine, anzi nelle puntate di Digitalia, che Francesco ha detto qualche
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puntata fa, ci vorrebbe una sigla per questo segmento, dopodiché cosa ha fatto?
36:44
Io ho detto "ma magari qualcuno ci metterà lì" eccetera.
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E magari arriva ancora, aspettiamo.
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Aspettiamo, intanto ci ha pensato Falcone. E ci voleva!
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This Week in Privacy Shield!
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Le ultime novità in Privacy Shield su Digitalia anche quest'ettivana, che è successo di bello,
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è successo un fatto strano per Ponzi-Ponzi-Po.
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C'è stato una delle prime giornate di questo campionato, un momento di grande buco nella
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trasmissione delle partite per chi usa il famigerato Pezzotto, per il quale si parla
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di 300.000 utenti, hanno iniziato a vedere male le partite o addirittura non riuscire
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a vedere, non riuscire ad accedere. Subito si è editato il famoso attacco hacker, che è un po' come dire "siamo ricercatori",
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no? È un po' quella parola chiave che risolve tutto, ma restava un po' dubbio.
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Ora, investigando salta fuori che questo collettivo si chiama MutinEE, MutinEE?
38:03
MutinEE? MutinEE?
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Costituita nei Caraibi e avrebbe fatto questa attività.
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Questo attacco hacker alle infrastrutture dei pezzottisti, o direttamente dei pezzottisti,
38:20
non degli utenti, cioè ha attaccato i server, ha mandato il DDoS ai server o qualcosa del
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genere. E quindi di fatto rendendo infruibile poi il servizio ai vari utenti di quei server.
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La cosa che poi sembra strana è che in realtà questo collettivo apparentemente caraibico
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non è un collettivo hacker come lo si pensa direttamente.
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Non era caraibico perché si parla di Estonia e d'est Europa.
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Poi alcune tracce addirittura lo hanno portato in Francia, nel senso che si cita un'azienda
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che si chiama VeryMatrix, poi non è chiaro se fosse un errore di copia e incolla e il
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nome dimenticato in una pagina o meno.
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In ogni caso il pensiero è che questa mutinì o questa VeryMatrix siano aziende che di lavoro
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fanno la caccia ai pirati informatici.
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Con metodi da pirati informatici.
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Con metodi, sì. Cioè hacking as a service, haas.
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Esatto. Sì, perché lo scopo appunto, cioè la notizia sta nel fatto che quindi questo finto attacco
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hacker in realtà è qualcosa pagata, no finto nel senso che si immaginava che ci fosse dietro
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un collettivo di hacker indipendente, dai diciamo così, che avevano in particolare
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a cuore la difesa del copyright, invece sostanzialmente è un gruppo di corsari, no?
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La differenza tra i pirati e i corsari, i corsari avevano un patente di corsa, l'abbiamo
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già detto, che erano statati comprati dal potente di turno.
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A questo punto il dubbio è, chi può aver acquistato questo servizio di hacking?
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Non lo sapremo mai.
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Non lo sapremo mai probabilmente, ma se sognando, ipotizzando che sia stato un qualcosa di chiamato
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dalle autorità, non stiamo alludendolo e sia chiaro, a quel punto sarebbe un reato,
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perché comunque non è che possiamo andare a difenderci.
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Anche se non è dalle autorità, no?
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Il primo è il fatto di rispondere a giustizia privata.
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Ecco, per cui farti giustizia da solo, quindi l'ispettore Callaghan del pezzo 8.
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Esatto, esercizio arbitrario delle proprie ragioni dice la votata.
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Charles Bronson, come si chiamava, il Vendicatore della Notte.
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Che film, ragazzi.
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Adesso segniamola subito nei titoli, diciamo che tutto fa pensare, niente porta ufficialmente
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lì. Eravamo rimasti ai crimini, perché uno è quello della vendetta personale, diciamola
41:13
che è già un crimine, ma non c'è solo quello, perché anche l'intrusione dentro
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a sistemi informatici, anche se i sistemi informatici a loro volta stanno compiendo
41:22
dei crimini, se fatti da degli agenti di polizia, eccetera, e non su mandato da magistratura,
41:30
sono comunque quelli dei crimini, dei reati, per cui c'è qualcuno appunto che ha fatto
41:35
il massacro, va bene, qui ce la possiamo giocare tra l'Ispettore Callaghan del pezzotto
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e i Corsari del pezzotto, ma direi che siamo, insomma, è una bella lotta tra i due.
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Esattamente. È una bella lotta tra i due.
41:48
Quindi appuntamento alla settimana prossima per un'altra puntata di...
41:52
Di Vin. Io mi auguro veramente che continuino a uscire tante notizie perché mi diverte un sacco
42:00
questa rubrica. Bene, bene, bene, con questo rocchettino di quest'anno i produttori, che dici?
42:12
Direi che un giro di produttori esecutivi è d'obbligo, se violano la sicurezza.
42:17
Produttori esecutivi, noi li ringraziamo, li ringraziamo subito e poi vi spieghiamo
42:30
perché, li ringraziamo uno per uno, sono per qualche motivo, sono degli emeriti digitaliani,
42:35
tra un po' vi spieghiamo il perché. Francesco, no?
42:37
Max, Max, quando c'è Max è una voce affezionata.
42:43
Produttori, una puntata 743, cominciamo con i nostri value for value streamer, Capitano
42:48
Harlock, Cyber Fluffy, Idol Fellow, Nicola Fort, Arzigogolo, Nicola Capriale del Popolo,
42:55
A. Cal, H. Grinta, Paolo Bernardini, Ragnar, Roberto A. e F. Trava e un boost di Popogo,
43:04
che aggiunge anche NN1 non in vendita.
43:07
Muscoliamo. Nero e Flash, non ti arrivano, non li vedi mai di emoji nei messaggi?
43:14
No, li cancello perché sono un boomer, c'è l'illusione dell'emoji, ho capito.
43:21
Il boomer non lo vede, l'emoji per noi non è un simbolo che porta semantica.
43:27
È un foglio sporco, una macchia.
43:29
Ok. Poi i nostri perpetual executive producer della puntata, Giuliano Arcinotti, Manuel Zavatta
43:36
con donazioni singole da un euro e Davide Tinti e Nicola Capriale del Popolo con rispettivamente
43:43
donazioni singole da due euro e 2,1 centesimi.
43:46
Grazie. Mitici i nostri perpetual.
43:48
Donazione singola da un euro di Silvano C, donazione ricorrente da un euro di Andrea
43:53
Scarpellini, donazione ricorrente di 1,63 euro di Davide Corradini, donazioni ricorrenti
44:00
da due euro al mese di Ma7tu, Giuseppe Benedetti e Matteo Masconari.
44:14
Potrebbe essere anche un Malu Acheristico con un 7 che sta per una L, o MaTu con una
44:20
T. MaTu.
44:22
MaTu. MaTu.
44:24
MaTu. Donazioni ricorrenti da tre euro al mese di Michele Olivieri, Federico Bruno, Nicola Pedonese,
44:30
Roberto Esposito, Davide Foglierini, Danilo Sia, Massimiliano Saggia, Antonio Turdo, Massimo
44:36
Dallamotta, Alex Ordiner, Matteo Faccio, Roberto Barison, Arnaud Van der Gressen, Matteo Arrighi,
44:43
Stefano Orso, Diego Venturini, Paolo Boschetti e Simone Pignatti.
44:48
Mitici, grandissimi, grazie.
44:50
Donazioni ricorrenti da quattro euro di Maurizio Verrone e Marcello Piliego, donazione singola
44:57
da cinque euro di Gianni Bragante, donazioni ricorrenti da cinque euro di Adriano Guarino,
45:02
Matteo Molinari, Matteo Carpentieri, Pasquale Maffei, Cristiana Marca, Michele Coiro, Paolo
45:09
Lucciola. Donazioni ricorrenti da 5,32 centesimi di euro di Francesco Paolo Sireno, Flavio Castro,
45:20
Marco Zambianchi e Giulio Gabrielli, donazione ricorrente da sei euro di Sandro Acinapura,
45:32
e Zona Grandi Produttori, basta questa puntata, con donazioni ricorrenti da dieci euro di
45:37
Christian Masper, donazione ricorrente da dieci euro di Tre Trattini, donazione ricorrente
45:45
da 10,58 centesimi di euro di Nicola Carnieri che scrive anche "Ciao ragazzi, è da un po'
45:50
che vi seguo, sono lieto di entrare a far parte della gang di supporter con questa nuova
45:55
donazione ricorrente mensile, mi tenete un sacco di compagnia, un saluto dall'Olanda".
46:00
Grande Nicola, grazie di cuore.
46:03
Donazioni ricorrenti da undici euro di Fabrizio Bianchi, da undici virgola ventitré centesimi
46:10
di euro del pirata Leciuc, ed infine il lead executive producer della puntata con la sua
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donazione singola da sessantuno euro di Paolo Pozzebola.
46:25
Eh, ci vuole Paolo, grazie, grazie di cuore per la tua generosità, grazie davvero a tutti
46:34
i produttori esecutivi, noi lavoriamo grazie alla vostra presenza, grazie al fatto che
46:39
voi capite e sostenete Digitalia con la vostra generosità.
46:43
Ve lo ricordo, Digitalia è un progetto value for value, value for value vuol dire che se
46:55
considerate Digitalia come qualcosa che porta un valore alla vostra vita, un valore che
47:01
può essere anche semplicemente un'ora e mezzo di divertimento, un'ora e mezzo di critiche,
47:06
ma guarda questi pirla che cosa dicono, un'ora e mezza di informazione, quello che volete,
47:10
e beh pensate a tutte le altre forme di intrattenimento e di informazione della vostra vita, quanto
47:15
costano, pensate se chi produce questa ora e mezza di Digitalia più speciali tutte le
47:20
settimane non meriti un qualcosa del genere, la maggior parte vanno per le nostre spese,
47:25
potete immaginare, server, software, aggiornamenti eccetera, qualche cosa rimane, noi siamo in
47:31
cinque, non ne esce uno stipendio neanche per una persona, ma qualche cosa che puoi dire
47:36
"vabbè ragazzi lo faccio" e c'è qualcuno che riconosce un valore nel lavoro e vi assicuro
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che al di là di registrare che tutti i lunedì sera di tutto l'anno essere sempre qui non
47:47
c'è fidanzata, moglie che tenga impegno, lavoro, niente, qualcuno c'è sempre a fare
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la trasmissione, più il prepararsi e leggere tutto quello che passa in giro per la websfera
47:59
riguardante notizie tecnologiche, se volete farvi un'idea, solo di quello che leggiamo
48:04
e reputiamo anche solo degno di far leggere agli altri ed eventualmente di premio di trasmissione,
48:09
se vi abbonate al bocchettone delle notizie digitalia_bc@mastodon.social, se non ricordo
48:16
male adesso poi ve li recupero tutti, eccetera, vi backate tutte le notizie, vi rendete conto
48:22
di quello che può essere l'impegno anche in termini semplicemente di tenersi aggiornati.
48:28
Grazie a questo modello, Value for Value, si chiama Value for Value da poco col podcast
48:32
in 2.0 ma esiste da quando esiste Digitalia e ha funzionato per 15 anni, vuol dire che
48:38
qualcuno l'ha fatto prima di voi, se vi siete aggiunti alla listenership di Digitalia, l'avete
48:45
trovata ancora in vita dopo 15 anni perché qualcuno l'ha fatto, fatelo anche voi per
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chi arriverà dopo di voi, speriamo tra 15 anni, ma chi lo sa. Digitalia FM è @mastodon.1,
48:57
è il nostro account generale, digitalia_bc@mastodon.social è il bocchettone dove passano tutte le notizie
49:07
che prendiamo in considerazione. Ho perso il segno, c'è il nostro amico Elon Musk.
49:15
Elon è il mattacchione. E' uscito una stima, un fondo di quelli che ha un investimento
49:26
all'interno di Twitter, adesso chiamata X, sempre bisogna usare questa locuzione, tale
49:32
Fidelity, ha fatto un po' i conti, aveva investito 4,2 milioni all'inizio. Milioni?
49:42
Anzi, ha investito originalmente 20 milioni di dollari e adesso ne vale circa 4. Riproporzionando
49:55
con quello che era la spesa d'acquisto iniziale di Elon, i famosi 44 miliardi, vuol dire che
50:02
Twitter ha perso l'80% del valore iniziale. Questa è una stima di un fondo che ci sta
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investendo, quindi ha i suoi motivi per fare i conti. Sì e no, nel senso che questo è
50:13
un hit piece sul sito della CNN, che è in linea più o meno con la campagna che vediamo
50:21
in quest'ultimo periodo. Denigratoria. Beh, loro la vedono così, ci sta. D'altra parte
50:27
quell'altro si fa vedere da tutte le parti con il cappellino MAG, abbracciato con Donald
50:33
Trump, tirando certe sparate, è ovvio che gran parte della stampa che ha un determinato
50:39
tipo di simpatie è cosa pubblica, ogni volta che può spara a zero. Diciamo che fare un
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calcolo del valore di un'azione che oggi non esiste è una stupidaggine già di per sé.
50:56
Nel momento in cui Elon Musk ha fatto l'offerta pubblica di acquisto, l'ha detto, perché
51:02
voglio far tornare Twitter privata. Certo, non esistono più tutta una serie di strumenti
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fra cui anche il mercato a decidere qual è il costo. Perfetto, e soprattutto se tu hai
51:13
un fondo, questo qui fa un'offerta di acquisto e tu tieni le azioni, come sembra che abbiano
51:18
fatto questi, scemo tu, perché nel momento in cui è privata lui può anche… sai che
51:24
l'azienda è mano a uno che il giorno dopo può dire "no, vado al casino e mi gioco
51:29
Twitter sul rosso e il nero alla roulette del casino di Monte Carlo" e tu non puoi
51:34
proprio dire niente. Per cui, insomma, se io avessi i soldi su questo fondo qui ci penserei
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bene a lasciarceli per una cosa del genere. E oggi che vengano fuori e dire "noi valutiamo
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questo" è un po' suicidio. Tino, intanto non è una bella pubblicità per il fondo stesso.
51:50
No, non la è né per le competenze né per le capacità di analisi, però va bene. D'altra
51:58
parte oggi il mondo della notizia va in quella direzione lì. Sembra più, appunto, all'interno
52:04
di una battaglia di carattere politico in qualche maniera in questo momento. E io, sì,
52:10
e non mi piace perché Elon Musk lo si potrebbe attaccare da talmente tanti punti di vista
52:16
che… Ne offre una decina nuovi al giorno, fra l'altro. Ecco, per cui, non lo so, cioè,
52:25
tra l'altro, la notizia che il valore di Twitter, di X, è crollato, eccetera, fa pugni
52:31
col fatto che da due mesi praticamente X è l'applicazione nell'app store sezione notizie
52:40
in cima a tutte le classifiche negli Stati Uniti e anche in molti altri paesi, compreso
52:47
il Brasile dove è stata vietata. Per cui, boh, fa abbastanza pugni questa cosa, forse
52:53
che han calcolato l'appettibilità da parte degli sponsor con i quali quell'altro pirla
52:57
non fa che litigare tutti i giorni, eccetera. Però, boh, poi l'altra notizia è che Mark
53:03
Zuckerberg ha superato Jeff Bezos come secondo uomo più ricco della terra e va bene.
53:10
Bene? Eh, siamo contenti, abbiamo sostituito un
53:14
feticcio con l'altro. Esatto, la classifica resta Elon se vi chiedete
53:18
il primo, Marchetto è il secondo e Jeff è solamente il terzo, con solo 205 miliardi
53:24
di capitale. Poverino. Povero Jeff, povero Jeff. Chissà se poi lo
53:30
yacht è passato sotto il ponte, vi ricordate che doveva farne pulire un ponte per far passare
53:34
sotto lo yacht, o se hanno segato lo yacht e poi l'hanno risaldato una volta.
53:39
O hanno scavato il fiume per fare una conca sotto il ponte, può anche essere così.
53:43
Il principio dei Vasi Comunicanti non sarebbe stato tanto d'accordo, anche scavando il
53:48
fondo del fiume. Pagando è d'accordo tutto, anche i Vasi Comunicanti.
53:52
Con quel tipo di soldi lì, riesci a distorcere anche il principio.
53:55
Ha chiamato Mosè. Ah Mosè, Mosè, ci sta, Mosè, Mosè, sì,
54:00
sì. Dividimi un po' le acque, l'hanno portato
54:02
sulle ruote dall'altra parte. Alla fine ho verificato su Yacht Germania
54:09
e segretamente è stato fatto uscire senza l'albero, quindi.
54:13
Ecco, hanno smontato l'albero. Si sono resi all'evidenza che il ponte era
54:17
lì e stava lì. Va bene, va bene.
54:20
Comunque, per ribadire il concetto che è importante il controllo dell'informazione,
54:26
la disinformazione, la misinformazione che queste chat sono pericolosissime, dobbiamo
54:31
arrestare il proprietario e il CEO duro di Telegram perché attività illegittime, pericolosissime
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avvengono sulla loro chat e implementare controlli a tappeto su tutto quello che dicono gli utenti.
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È uscita una notizia che fa piacere, che dimostra come questo tipo di attività sono
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utili e un buon impiego del lavoro dei nostri politici e delle nostre polizie.
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Il principale ring di neonazisti sta semplicemente levando i piedi da Telegram per spostarsi
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su Simplex, che è un'altra app di chat a criptografia avanzata, se non sbaglio disponibile
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anche in open source sul web e quindi chiuso un posto, controllato tutto il mondo su un
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posto, i cattivi, quelli veri, se sono cattivi e veri, si sono semplicemente spostati da
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un'altra parte. L'abbiamo detto più volte secondo me, non è la prima volta che lo dico, il discorso
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che ormai la tecnologia c'è, quindi se uno vuole avere un'app sicura eccetera, un'organizzazione
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di qualsiasi tipo vuole averlo, se la può fare, se scarica il codice, se la usa, non
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è che bisogna per forza appoggiarsi a queste grandi piattaforme, quindi la scusa è vogliamo
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controllare Telegram perché lì succedono le peggio cose, vera fino a metà, nel senso
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che l'abbiamo visto, nel momento in cui queste cose vengono controllate veramente, chi ha
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bisogno di privacy si sposta. Quello che dici tu però è quando c'hai veramente un'organizzazione segreta che vuole restare
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confinata. Qui il problema è anche quello che usa una piattaforma che consente di fare un po' di
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proseliti facilmente insomma.
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Cosa cambia Max?
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Scaricarti l'applicazione in più e installartela una volta che vuoi.
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In qualche modo, mentre su Telegram puoi fare una ricerca anche telematica in qualche
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maniera o qualcuno te la passa, nel nostro caso devi convincere qualcuno a installarsi
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l'applicazione. Fai una bella chat su Telegram che è con un titolo che attira tutti i nazisti del mondo
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senza nessun contenuto di tipo nazista, ma semplicemente un rimando che dice "Ah sei
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arrivato qui? Bene, siamo di là".
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No, ho capito perché non passi sulla piattaforma, perché non fai una cosa solamente chiusa.
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No, no, certo, certo, perché hai bisogno di attirare da fuori, ma attirare da fuori non
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c'è problema. Basta che basta che esca su Wired, per esempio, un articolo che dice "Oh guardate che i nazisti
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sono di là". Sponsored by nazisti.
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Sponsored by nazisti, esatto, è stata la stessa cosa, cioè abbiamo sostituito la parola
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nazisti in qualsiasi altra forma di esprimimento.
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A quel punto basta cercarlo su Google, dove sono i nazisti, oppure andostanno i nazisti,
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e i nazisti stanno lì. La settimana su Simplex.
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Basta anche ascoltare Digitalia a questo punto, vedi, faremo il radar.
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E il vero problema di Digitalia è il notebook LM.
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Il vero problema di Digitalia può essere il notebook LLM, sì, ma che cos'è il notebook
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LLM? È questa applicazione di Google, per il momento rilasciata in maniera…
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È un esperimento. È un esperimento rilasciato in maniera totalmente gratuita, che aggiunge al già preesistente
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notebook LLM, che era un'applicazione costruita su un motore Gemini che consentiva di utilizzare
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la tecnica di RAG, che alimenta l'LLM con dei documenti aggiuntivi e fondamentalmente
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ti consentiva di dargli dei documenti e ottenere un chatbot che analizza questi documenti e
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ti consente di fare domande sui documenti che hai presentato.
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Ci hanno aggiunto una funzionalità che non mi ricordo come si chiama, ma che, ahimè,
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genera… Audio Overview.
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Ok. Genera un podcast con delle voci…
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Fa generare da Gemini una serie di domande e risposte fra due persone…
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Su questi documenti, che quindi diventa un podcast che in qualche maniera commenta le
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notizie, per esempio. Ecco, gli potremmo dare un po' delle notizie da noi scelte e lui ci fa da solo il podcast.
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Mi dispiace perché gliel'avevo fatto creare.
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Eh, l'hai fatto tu apposta.
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Ma la pagina… No, te lo sei salvato.
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Ma la pagina, sì, cioè c'è ancora…
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Ah, avevi creato un pezzettino. Non l'ho creato un pezzettino, gli ho fatto fare il podcast su Digitalia.
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Cioè gli ho dato il pasto, perché puoi farlo con l'audio, gli puoi dare il pasto dell'audio
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e lui da quell'audio genera un…
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Genera questa botta in risposta che dovrebbe essere, diciamo, un'analisi del contenuto
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che gli hai dato in qualche maniera. Sì, sì, ma lo fa in maniera anche abbastanza… Fammi vedere che cosa abbiamo qua.
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Io l'avevo fatto con un astrotocollante, però…
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La cosa impressionante comunque è la qualità dell'audio e la qualità della sensazione.
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Siamo in quella in Cannivali, cioè sicuramente sì, è un qualcosa che lascia straniti, però
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lascia anche straniti perché comunque il risultato tutto sommato c'è, è credibile
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perlomeno. No, no, allora, il risultato è eccezionale e se non lo fosse lo sarà, perché continua
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a migliorare fino al punto di diventare più, sempre più umano anche con gli "M", questo
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ti genera un podcast in inglese con due voci, un dialogo tra una presentatrice donna e
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un presentatore uomo che interagiscono e ti parlano di… Adesso sto cercando di generarne
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uno al volo… Ci sono sostanzialmente dei documenti che gli hai dato come punto di riferimento.
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Esattamente. Sì, l'idea è quella di dare un aiuto proprio per poter fare un riassunto, immagina di avere
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i documenti di cui vuoi sapere di cosa parlano, ti fai generare una decina di minuti di riassunto
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audio chiacchierato anche in modo piacevole, è un buon modo per…
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È un pessimo modo per quello che ascolto io, però ecco se… e c'è una grossa fetta
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di ascoltatori di podcast in generale che ascolta… ecco fondamentalmente se ascolti
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i podcast a 1,5x o a 2x e quindi lo ascolti semplicemente per le informazioni, ti va benissimo
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anche questo, è fatto molto bene, come ti può andare benissimo dopo domani il jack
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che ti infili direttamente nel cranio e ti fa l'upload delle informazioni direttamente.
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Io sono sempre stato convinto che il podcasting, che il successo del podcasting sia molto ma
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molto ma molto più di quello, perché sennò basterebbe uno screen reader degli anni 2000
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che ti legge gli articoli direttamente da TechMeme o da The Verge o cose del genere.
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Un podcast è quello, sono gli errori e la personalità è la vita degli… se su Digitalia
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ogni settimana ci fossero tre persone diverse, tutti molto più bravi di noi, ma ogni settimana
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diversi, ogni settimana diversi, ogni settimana diversi, ogni settimana diversi, ogni settimana
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diversi, bravissimi molti più di noi a commentare le notizie, Digitalia secondo me avrebbe molta
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molta meno allur. Perché? Perché quando ascolti una trasmissione audio, specialmente
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una trasmissione audio di più di un'ora e lo fai magari per un anno, due anni, tre
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anni, poi alla fine con quelle persone… Ti piace proprio il doc diciamo…
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No, no, il doc no, ma adessanto sì, ma adessanto sì, il doc fa vigile, dirige solo il traffico
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e fa in modo che gli altri piacciono, lui si prende le parti più più più antipatiche.
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Ma io quando viaggio in treno per andare a Genova, se ascolto EasyApple è perché quel
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viaggio lì lo faccio in compagnia di Luca e Fede e non delle notizie che mi raccontano,
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mi fa piacere le notizie che mi raccontano, ma mi piace come le raccontano, cosa gli
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succede a loro provando le tecnologie, le disavventure, i casini, il loro modo di reagire,
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le cose che li fanno arrabbiare, le cose che li fanno godere, le cose che li fanno esaltare.
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Quello è podcasting e questo per ora non c'è nel notebook LM e quando ci sarà sarà
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comunque finto, sai che dietro non c'è niente di… Per cui o non te lo diranno e
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quindi sarà un bel inganno e saremo contenti di ascoltare l'inganno, oppure sarà chiaro
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e gli ascoltatori decideranno se ascoltare le personalità e le vite di delle persone
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che non esistono o delle persone che esistono come loro, chi lo sa.
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Sono solo veramente sempre più… non si può negare che i risultati tecnici dell'applicazione
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di questi strumenti sono effettivamente stupefacenti in questo momento.
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Decisamente. Il discorso che fai tu è veramente quello profondo, vero, che speriamo che non possa
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essere superato dalla macchina, però occorre dire che stiamo vedendo accadere cose tecnicamente
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impensabili anche solo tre anni fa, no?
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Sì, sì, assolutamente, dal punto di vista tecnico è mirabolante questa cosa.
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Quelli che dicono "il podcasting è finito, sarà tutto superato da robe elettroniche"
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sì, nel senso, se fai un podcast che sembra fatto da un computer o se ascolti un podcast
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come se fosse una macchinetta col due pair eccetera eccetera, probabilmente sì.
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Se non hai tempo di leggere gli articoli e quindi vuoi farti fare l'ascolto, tipica
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che molti software di lettura Pocket, Instapaper eccetera già lo integrano.
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Certo. Sicuramente questa è una lettura più interessante, più dinamica, per cui…
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Sì sì. Ecco, quello che mi manca perché questo software è fuori da troppo poco tempo per poterlo
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giudicare è quanto sarà interessante sul lungo periodo, perché la mia paura è che
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dopo un po' diventi ripetitivo come tante cose, le immagini generate da Stable Diffusion
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all'inizio ci piacevano perché nuove, ci hanno suffato molto velocemente, adesso ci
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serve ogni volta un nuovo motore che ci faccia qualcosa di un po' diverso, perché dopo
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un po' se no si va a noia su queste cose ed è il tipico, il famoso guizzo anche per
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quanto lo puoi inserire, lo puoi programmare e dopo un po' sparisce.
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Ecco, voglio ascoltarne un po' e vedere se vedo se…
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Ecco, in questo mescolo di regole e sistemi e, a volte, è come se fossero lì per
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rendere le cose più difficili e non più facili.
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È sicuramente fascinante come questi sistemi che creiamo a volte possono avere queste conseguenze
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non intenzionali. Esatto, e oggi stiamo andando profondamente su persone che dicono "sapete cosa?
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Sono finita con questo" e hanno trovato modo di hackare questi sistemi.
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E' un ottimo modo di metterlo, di hackare il sistema.
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Quindi abbiamo storie di persone ottenendo accesso alla medicina, facendo cose stupide
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con un sito web, e neanche i navigatori trovando modi di guardare i loro show preferiti, tutto
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in nome di sbriciare le regole un po'. E' straordinario quello che una piccola ingenuità può raggiungere, vero?
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Totalmente. Quindi, per sbriciare le cose, come non iniziamo direttamente con questo gruppo che si chiama
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il "Forthy's Vinegar Collective", io devo dire solo il nome, giusto?
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Non è cattivo? È sicuramente attraverso la vostra attenzione.
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In questo gruppo, si tratta di assicurare che le persone possano ottenere la medicina che
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hanno bisogno. Vogliono sfidare come le grandi aziende farmaceutiche controllano i dritti essenziali.
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Qui parla, questa è sulla nostra puntata 739, e quell'altro per…
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Parlavamo delle medicine costruite.
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Ora, tu gli hai dato l'input, naturalmente, in italiano, no?
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Sì, sì, io gli ho dato, assolutamente, gli ho dato solo il…
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Quindi anche questo è veramente ormai sulle faccette.
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Sì, sì, sì. È solo che stavo cercando di capire perché, ecco, "Load Conversation", adesso ci mette
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un attimino per andare a recuperare il podcast.
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La difficoltà di Digitalia è che noi parliamo del fatto che questi podcast potrebbero superarci,
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intanto li facciamo ascoltare. Siamo proprio a un livello estremo di tuffo calpiato.
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Questo qui è sulla puntata 742, dove parlavamo, quello durante l'International Podcast Day,
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che abbiamo aperto parlando dello stato del podcast.
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Allora, siamo in sorte oggi perché abbiamo alcuni consigli molto interessanti da scoprire
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da una show chiamata "Digitalia", è in italiano, e hanno esistito per oltre 15 anni.
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15 anni! È impressionante!
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Sì. Quindi hanno visto tutto e stanno celebrando l'International Podcast Day.
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Ovviamente. Per… beh, parlando di podcasting.
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Ok, quindi… Ma arrivano a questa domanda davvero interessante.
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Meta. Sì, esattamente.
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Esattamente. Sì.
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Allora, cosa significa neanche farlo nel mondo del podcasting?
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Cosa sembra successo? Sì.
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Quindi stiamo parlando di download? Stiamo parlando di sponsorizzazioni?
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Cosa stanno dicendo? Esatto.
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E in questo senso, iniziano a ricordarsi di quanto l'industria ha cambiato, specialmente
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in Italia, dove vengono da lì. E è interessante quanto l'empatia si mette su quei numeri, giusto?
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Sì. Come quanta pena stai facendo?
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Quanti ascolti hai? Allora, fate pausa di questa puntata, andatevi, se state ascoltando Chiaramente Indifferente,
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andatevi a riascoltare quel segmento e riascoltate questo pezzo, è amicidiale come abbiamo
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beccato comunque i contenuti del discorso del monologo del DOP, fra l'altro.
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È molto naturale, no?
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Abbiamo beccato… L'input che gli è dato l'ha puntato, cioè non è che ci abbiamo elaborato.
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Io ho detto l'audio. Gli ho buttato l'Mp3 sopra, sì sì.
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Voi che non state seguendoci in video, Franco l'ha proprio fatto live, cioè senza rete,
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il demo dal vivo, ha preso il file, ha buttato il sistema, ha aspettato che caricasse, intanto
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ci abbiamo parlato su un minuto e questo è quello che ha girato, è veramente impressionante.
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Più avanti parlavamo, se non sbaglio, di quelli che ha messo il petto.
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Exactly. And they even highlight how much code each side contributes.
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Ok, so like, what are we talking about? So WordPress.com, which is Mullenweg's own hosting company, they contribute something
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like 4,000 hours a week of developer time to the project.
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Wow. That's a lot.
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Not so much. Ok, yeah.
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I see the discrepancy here. A little bit of a difference?
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Yeah, so he's not happy about that. He's not happy at all.
1:09:14
So what did he do? So it got pretty intense, there were public callouts, even legal threats thrown around.
1:09:20
Oh wow. And it even got to the point where WordPress.org, which is the non-profit side of WordPress,
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they temporarily banned WP Engine from accessing their plugin repositories.
1:09:32
Which is bad if you're using WP Engine, I'm assuming.
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Pretty bad. And they also did a follow-up to the Gingili del Giorno.
1:09:39
Let us know. Yeah, we'd love to hear what you think about this whole WordPress drama.
1:09:42
Let's see. In all of this, our one-and-a-half-hour episode has become another podcast.
1:09:47
Totally. 10 minutes.
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10 minutes. Let's take a break from all the drama.
1:09:51
Yes, please. And talk about something a little more, shall we say, stylish.
1:09:56
Ok. I'm intrigued.
1:09:58
All right, so from open-source controversies, let's move on to something a little lighter,
1:10:02
huh? Digitellia actually had some fun with Mark Zuckerberg's wardrobe choices.
1:10:07
Ok. No, ok.
1:10:09
It's all right. It's all day.
1:10:11
And then there are the privacy concerns, right?
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Constant surveillance, basically. It's a slippy upside.
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Oh, yeah. The whole thing about how people will behave better under constant surveillance.
1:10:20
That's one. Pretty chilling, right?
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Yeah. A little too dystopian for my taste.
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But hey, at least Zuckerberg is trying to look cool, right?
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There's that. But on a lighter note, Digitellia always has some interesting recommendations at the
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end of their episodes. Oh, yeah.
1:10:35
What did they suggest this time? Well, for those who missed the early days of the internet, they recommended checking
1:10:40
out Feedle. Feedle?
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What's that? It's a search engine.
1:10:44
Ah, sono i giri del giorno, questo. Specifically on art.
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Esatto. Raccomandazioni carine, vediamo alla fine.
1:10:48
Feedle era una bella. Yeah, that's a throwback.
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I haven't heard that term in ages. Right.
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So it's like a curated stream of content from blogs and websites you follow.
1:10:55
Oh, I see. Like a more personalized way to consume content.
1:10:58
Allora, potremmo fare il secondo Feedle con la versione accorciata in dieci minuti, letta
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in inglese. Sarebbe...
1:11:04
Giulia. Giulia.
1:11:06
Sto cercando di... It's about a criminologist who specializes in tech-related crimes.
1:11:10
Questa era... va bene. Incredibile.
1:11:12
È abbastanza pazzesco, sì. Mi spiace che l'interfaccia fa abbastanza pena e stavo cercando...
1:11:21
Ok, gli ho provato a chiedere a testo, visto che ha saltato il segmento dei produttori
1:11:28
esecutivi, come Digitalia reperisce i suoi fondi e...
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Dove è finito?
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E ha risposto coerentemente.
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Il tutto comunque è una trascrizione e quindi uno può leggere e interagire, si ricerche
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più. Il funding di Digitalia, un approach value for value.
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Le note di chiusura degli host spiegano come Digitalia raccoglie i fondi.
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Digitalia opera su un modello value for value che descrive come un gentleman agreement
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con gli ascoltatori. Questo è come funziona.
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Free distribution. Digitalia è disponibile gratis, honoring the open and accessible origins of podcasting,
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quindi in accordo a quelle che sono le origini e i meccanismi del podcasting open.
1:12:15
Contributi volontari, gli ascoltatori sono incoraggiati di contribuire finanziariamente
1:12:20
e volontariamente in base al valore che percepiscono, che ricevono come ascoltatori.
1:12:25
Flexible donation media, Digitalia offre vari metodi di donazioni, inclusi Bitcoin, Satisfay,
1:12:33
PayPal, bank transfer e i nuovi value for value del podcasting 2.0.
1:12:39
Gli host esprimono la loro gratitudine per il supporto a parte degli ascoltatori mettendo
1:12:43
in enfasi come questi contributi permettono l'esistenza del podcast eccetera eccetera.
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No no no, è una roba terrificante.
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E ha ascoltato la puntata fine, non tutte le puntate.
1:12:56
E' pazzesco, te l'ho detto, da un punto di vista tecnico è una cosa…
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15 anni fa mettevamo insieme in C una serie di neuroni per provare a fare le reti neurali
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e facevamo fatica a fare distinguere una C da una E, i caratteri.
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Qui dai, un audio mp3 di una puntata di tizi che raccontano le robe della storia scorsa
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in italiano e lui ti sa rispondere in inglese a tono e ti genera anche un podcast che ne
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parla. Genera un podcast che ne parla e che veramente, no, le voci sono assolutamente naturali.
1:13:30
Sì sì, una roba folle. Infatti adesso non siamo noi che stiamo parlando ma sono delle voci sintetizzate e loro erano
1:13:35
quelli veri. Lo sapremo mai.
1:13:38
Io comincio a girarmi un po' la testa.
1:13:41
E lo capisco, e lo capisco, e lo capisco.
1:13:44
Ragazzi, ragazzi, è così.
1:13:46
Che stiamo vivendo, dai, una emozione digitaliana perché c'è questo continuo rilanciare sempre
1:13:55
di più. La risposta, Franco, se siamo quelli veri o no, lo sapete che sono già andati in lupo
1:13:59
una volta, no? E quindi evidentemente siamo macchine.
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Che roba, siamo andati in lupo?
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Sì, Francesco è diventato anche un, come si chiamava?
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Un neft. Non solo un meme, un meme… Un neft.
1:14:11
Un nefto. Era diventato un neft.
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Era stato neftizzato. Era andato in lupo, quindi è diventato una macchina.
1:14:20
L'unico neft di digitali in circolazione, è stato anche venduto e qualcuno…
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Eppure uno di troppo sarei a dire, non solo l'unico.
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Lo vedremo. Il tempo passa, questi artefatti avranno il loro valore, non ti preoccupare.
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E' tutto questo, tutta questa potenza con la possibilità di dire le bugie.
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Anzi, in realtà, in realtà…
1:14:43
Più sofisticati diventano, dice l'articolo su Ars Technica, che riprende una serie di
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studi scientifici… Una serie di ricerche, ma ce lo fanno i ricercatori…
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Più diventano sofisticati i modelli AI, più è probabile che siano portati a dire bugie,
1:14:59
a mentire. Perché?
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Perché il meccanismo di addestramento di questi sistemi, nelle fasi ultime che contraddistinguono
1:15:12
le versioni più avanzate degli LLM, hanno questo Reinforced Learning che fondamentalmente
1:15:19
significa andare poi a correggere un po' a mano, con una valutazione da parte degli
1:15:25
esseri umani e con un meccanismo di premi e punizioni, quelle che sono le risposte fornite
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dal sistema. Reinforced Learning.
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Ti faccio la domanda, mi dai la risposta e l'operatore umano ti dice "mi piace,
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7,5,6,5". Esatto.
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Allora è chiaro che fondamentalmente quello che succedeva all'inizio è che quando
1:15:46
il sistema non era in grado di dare una risposta adeguata, di fatto quindi riceveva delle
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punizioni e ha imparato che quindi bisogna comunque, come dire, adeguata in che senso?
1:16:02
Che tipicamente il sistema delle prime versioni rispondeva "non lo so", ma "non lo so"
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è una cosa che non piace, quando uno riceve una valutazione negativa il "non lo so",
1:16:13
quindi il sistema impara che dire "non lo so" è sbagliato.
1:16:16
E anche a scuola se dici "non lo so" ti porti a casa in dura.
1:16:24
Esattamente, una risposta corretta, però c'è anche un altro modo che è quello di
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inventarsi una risposta credibile, che in qualche maniera ti inganna, ma è una cosa
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che ti inganna il professore e che il professore rimane tutto contento.
1:16:37
Beh, non tutto contento, ma se tu provi a inventare una domanda mettendoci in mezzo
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le cose che avevi studiato prima, le cose che più o meno hai sentito a lezione mentre
1:16:47
leggevi Topolino, dici qualcosa delle castronerie tremende, però prendi quattro e non prendi
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due. Sì, ma puoi andare ancora oltre, se il professore non è proprio brillante e preparatissimo
1:17:00
sulla disciplina, se tu ti presenti bene, se riesci ad articolare una risposta convincente,
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magari è più probabile che il professore, piuttosto che mettersi lì al rischio che
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sbaglia anche lui nel correggerti, dici "ah, però hai detto una cosa buona e ti riconosce
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proprio bene". È la faccia convinta che devi fare, è la nobile arte della supercazzola.
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Quindi in fondo gli LLM, che sono da questo punto di vista molto più bravi di noi a
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apprendere velocemente, hanno imparato velocemente anche a fare gli studenti interrogati, che
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conviene. Gli ultimi LLM sono molto più bravi a mentire e mentono molto più facilmente, non è che
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sono più bravi a mentire, ma scelgono molto più facilmente la menzogna di quelli precedenti
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quando non hanno una risposta valida o comunque aggiustano e completano la loro domanda.
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È una roba abbastanza preoccupante. E quindi vale sempre la raccomandazione di considerare questi sistemi come un supporto
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per cui devi essere esperto di quello di cui stai parlando.
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Esatto, l'utilità di questi modelli, l'Eula dice "non fare mai al tuo LLM una domanda
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di cui non conosci già la risposta". Questo è per capire quanto servono.
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Che meraviglia. Se devono servire per dare domande e risposte è così, se invece li usiamo per riassumere
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un podcast, per generare la copertina, hanno senso.
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Come strumenti di supporto. Io ho sempre detto esempio come fosse Word, è un Word evoluto, che però si spaccia per
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qualcosa di più. Si spaccia per Wikipedia.
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Certo. Devi stare attento.
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Di più di Wikipedia, perché c'ha questa allure di intelligenza artificiale, abbiamo
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creato una roba intelligente e qualcuno dice anche senziente o comunque al nostro subconscio
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ci sembra di interagire con una cosa.
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Insomma, ci siamo messi bene.
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Ci sono altre notizie, quella dell'auto auto di Cruise, di General Motor, che aveva...
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Hanno fatto una strage.
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Li hanno pizzicati perché c'era stato un incidente e quando i tizi di Cruise sono stati
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convocati dalla National Highway Traffic Safety Administration e dai vari inquirenti,
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si sono presentati con gli stream video della macchina e dell'incidente, gli hanno fatto
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vedere il veicolo che impattava e poi dopo l'impatto in qualche modo si è perso il collegamento
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video con i server. Dicevano i tizi di Cruise, di General Motor, i problemi di connettività, però, signor
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giudice, il video l'ha visto, effettivamente sì, siamo colpevoli, la nostra macchina ha
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investito il pedone, abbiamo già studiato dei modi, eccetera.
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Ah vabbè, insomma, va bene, impegnatevi di più, vi faccio magari un richiamo, eccetera.
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Quello che avevano messo in realtà e a quanto pare il fatto che fosse crollato il collegamento
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era completamente artefatto, un po' come la presentazione di Steve Jobs del primo iPhone,
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ma nella seconda parte del video, quella che il giudice non aveva mai visto, c'era la macchina
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che agganciava il pedone e lo trascinava tipo per 300 metri, robe del genere.
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Povero pedone innanzitutto.
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Prima di tutto povero pedone, sì.
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E poi bastardi di General Motors che mettono in piedi un inganno del genere, però li han
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pizzicati e gli han dato una multa di un milione e mezzo di dollari.
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Oh, me lo vuole dare.
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Eh vabbè, insomma, cacchio, io gli avrei fatto chiudere baracche burattini, ma io sono massimalista,
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lo sapete. Esatto, anche perché in realtà loro dovrebbero, per norma, dare comunque ogni tot una serie
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di report, informazioni, tutte le regolamentazioni che non stavano rispettando.
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Io comunque, fossi nel giudice e mi trovassi una di quelle macchine davanti a casa, starai
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un po' attento, perché sono vendicative quelle macchine.
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Iniziano a tenerti sveglio una notte strombazzando e robe del genere.
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Signore e signori, i Gingilli del giorno.
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Gingilli del giorno, i regali dei digitaliani per i digitaliani.
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Digitalia finisce sempre così, hardware, software, letteratura, qualche cosa le voci
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digitali vi suggeriscono, qualche cosa che abbia colpito la loro curiosità, stravolto
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la loro esistenza, basta appunto che abbia attinenza digitaliana.
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Vediamo, facciamo cominciare il nostro Francesco.
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Molto volentieri, allora il mio Gingillo oggi è una di quelle cose curiose, ma che magari
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troverà qualche piccolo appassionato, qualcuno interessato che ci perda un po' di tempo,
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come ha fatto il sottoscritto. Bop Spotter, un progetto di tale Riley Walz, che leggo proprio la descrizione perché secondo
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me è la cosa più bella, ha installato su una scatola, sopra un palo vicino a San Francisco,
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un vecchio telefono brutto, lui usa parole un po' più forti, Android, mettendoci Shazam
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per funzionare costantemente 24 ore su 24, 6 giorni a settimana, grazie a un pennello
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solare, col microfono puntato verso la strada.
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Che cos'è che fa quindi? Lui ascolta e ogni volta che sente della musica parte Shazam, riconosce la musica e la scrive.
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Se voi aprite questa pagina vedete tutto quello che fondamentalmente gli passa sotto casa,
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lui dice che è simile ai Shot Spotter, che sono i microfoni che hanno negli Stati Uniti
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per riconoscere gli spari e registrarli, ma questa volta per la musica, quindi di fatto
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è una ricerca, un piccolo ascolto, una piccola nota di cultura di quello che passa in quel
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momento sotto casa di questo Riley a San Francisco, cosa si può ascoltare passando sotto lui.
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Un curioso modo di utilizzare la tecnologia a scopo di ricerca, come dicevamo prima.
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La chiama sorveglianza culturale, che carina come concetto.
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Esatto, esatto. Lui lo sta apprendendo i criminali come la vera sorveglianza, ma così, carino, carino.
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Stavo guardando, sarebbe molto bello vedere le differenze nel tipo di musica che viene
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intercettata a seconda dei quartieri dove installi, dove le nazioni, quello che riconosce
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è scandalo, sexo con Cristina, nunca me amo, mi sa che l'ha installata in un quartiere
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latino da qualche parte.
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Va bene, grazie, Max, dai.
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Eccoci qua, allora, per rimpolpare la nostra biblioteca digitaliana, un saggio di Oreste
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Pollicino e Pietro Dan, che si intitola "Intelligenza artificiale e democrazia", è un tema che
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noi su Digitale abbiamo affrontato molte volte e qui ci sono due persone che sono esperte
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della materia, anche e soprattutto dal punto di vista legale, che indagano nel dettaglio
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quelli che sono i possibili rischi legati con le campagne di disinformazione, la produzione
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dei contenuti fake, eccetera, eccetera.
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Una bella lettura, non leggera, è un saggio, va pensata, appunto, magari anche come un
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punto di riferimento, per esempio, per chi sta facendo dei percorsi di formazione o nelle
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scuole e per un digitaliano curioso delle cadute legali di quelle che possono essere
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le applicazioni dell'intelligenza artificiale.
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Oh yes, insomma, la biblioteca digitaliana si arricchisce anche roba super super seria,
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mica solo le robe di fantascienza. Ogni tanto, la settimana scorsa fumetto, questa volta saggio.
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Giulia l'ha detto anche prima, il podcast… L'ha detto anche lei, sì.
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Grazie Max. Finiamo con una recensione, siamo in periodo, iniziano ad arrivare i nuovi iPhone nelle
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case d'agente, nei negozi, sono disponibili, eccetera, tutti gli anni escono le super mega
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recensioni, c'è gente che tira fuori robe, recensioni, la recensione del nuovo iPhone
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su YouTube in 590 puntate o cose del genere, che manca un tutorial su Bridge, devo dire,
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tirar fuori una recensione di mille pagine sul nuovo iPhone, con quello che ha di nuovo
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l'iPhone di quest'anno rispetto a quello dell'anno scorso, mi sembra un tantinello
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eccessivo. Anche per un LLM.
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Anche per un LLM, ma la recensione che ho letto con piacere dall'inizio alla fine e
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che vi presento come Gingillo del giorno è focalizzata sull'aspetto che veramente cambia
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tanto da un anno all'altro ed è veramente, anche se incrementale, è un grosso cambiamento,
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che è la parte fotografica, è la cosa più bestiale che fanno i nostri telefoni, quella,
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se consideriamo quanto usiamo i nostri telefoni per le varie cose, è quella che evolve di
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più. Al link che trovate sulla nostra pagina della puntata www.digitalia.fm/743 trovate la recensione
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da parte di Sebastian De Witt, uno degli sviluppatori di Halide, una delle più belle applicazioni
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per iOS per fare foto, trasforma proprio il telefono in una fotocamera professionale con
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controlli veramente approfonditi a tutti i livelli, che non saprei neanche descrivervi
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data la mia ignoranza, che cosa fanno Sebastian e il suo collega?
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Quando esce l'iPhone lo ordinano subito, quando arrivano lo prendono, vanno a fare
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un giro in qualche posto figo e iniziano a scattare un mucchio di foto nelle varie condizioni
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e utilizzando le nuove possibilità, quindi se c'è uno zoom nuovo, lo zoom nuovo, se
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c'è una nuova tinta di colori, un nuovo algoritmo… e valutano il telefono unicamente
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per l'aspetto fotografico. Si chiama The iPhone 16 Pro Camera Review e lo trovate appunto
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su Loox all'indirizzo che vi linko. È veramente piacevole e vi fa vedere anche delle foto
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come quelle che io sognerei di fare quando compro un iPhone nuovo, ma poi non ci riesco
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assolutamente mai, a dimostrazione che lo strumento si arriva fino a un certo punto,
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ma poi ci vuole anche il manico. Tutto sul sito digitalia.fm all'indirizzo di qui
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sopra dove trovate anche i link a tutte le notizie di cui vi abbiamo parlato.
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E siamo ai saluti finali con le solite raccomandazioni, quelle delle orecchiette fresche, Time Talent
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& Treasures, perdete un po' di tempo per raccontare ai vostri amici e alle vostre amiche
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protodigitaliane. Vi sentite i ping quando mi arrivano? No? Forse no. Meno male. Vi stavo
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dicendo, il vostro tempo è prezioso, se lo utilizzate un pochino per portare le vostre
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amiche e i vostri amici su Digitalia ci fate veramente un piacere e noi speriamo di farvi
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fare bella figura. Se avete il tempo di lasciare una recensione da qualche parte, ancora meglio.
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Se ci volete mandare il vostro tessoro, Time Talent & Treasures, se volete usare i vostri
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talenti per mandarci qualcosa, tipo la sigla di una sezione come quella che ha fatto Francesco
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per This Week in Piracy Shield, ancora meglio, scriveteci, ci trovate info@digitalia.fm
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e ci trovate sul nostro Slack, digitalia.fm/slack. Direi che per questa 743 è tutto, ma arriverà
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appunto il biscolo speciale durante la settimana, state allerta. Dicevo, per questa 743 è
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tutto, dall'Emi Studio Liguria 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio, dallo studio
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Cittadino di Avillino un abbraccio da Massimo De Santo e un saluto anche dallo studio di
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Milano Città Studi da Francesco Facconi. Ci sentiamo prestissimo con lo speciale e
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tra una settimana, tra una settimana esatta, con una nuova puntata regolare di Digitalia.
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Ciao.
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[Musica]
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